Voce al cosmetologo: rubrica a cura di Giulia Penazzi
L’acqua micellare è un cosmetico utilizzato per detergere e, soprattutto, struccare il viso. Le prime acque micellari comparvero alla fine degli anni ’80, nei back stage delle sfilate di moda, come prodotto veloce per apportare modifiche al trucco delle modelle. La comodità di impiego ha portato le aziende cosmetiche a iniziare ben presto la produzione su scala industriale.
Le acque micellari oggigiorno sono tra i cosmetici preferiti, in particolari dalle giovanissime, per pulire il viso, complici la comodità e facilità di impiego.
Chimicamente sono una soluzione acquosa di tensioattivi in piccola quantità, appena superiore alla concentrazione micellare critica, ovvero il limite oltre il quale le molecole del tensioattivo non rimangono più singole, ma si organizzano in agglomerati rotondeggianti chiamate micelle. In realtà, tutti i detergenti liquidi contengono soluzioni acquose di tensioattivi organizzati in micelle, ma questo appellativo era particolarmente accattivante, tanto a farle risultare davvero una novità.
I tensioattivi utilizzati per le acque micellari sono estremamente dermocompatibili, in più la soluzione acquosa è arricchita di estratti vegetali, fattori idratanti naturali e ingredienti con azione solubilizzante, particolarmente utili per asportare il trucco più idrofobico e waterproof. Contengono anche conservanti, in genere si scelgono molecole ben tollerate a livello oculare, chelanti, profumo, e, a volte coloranti.
Dal mio punto di vista, chimico, le acque micellari rappresentano un prodotto comodo, ma non sostituiscono la detersione classica con latte e tonico, in più, dato che contengono tensioattivi, è preferibile sempre risciacquare la pelle dopo averle usate.
Fonte: Farmacista33.it
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