Voce al cosmetologo: rubrica a cura di Giulia Penazzi
Avete mai sentito parlare di urinoterapia? Si, avete letto bene, significa impiegare la propria urina, magari la prima del mattino, gettando il primo getto che può contenere batteri patogeni, sia per uso interno che esterno, per la bellezza cutanea. Da qualche parte ho letto che personaggi famosi come Madonna e Gwyneth Paltrow lo fanno, chissà se è vero, io sinceramente preferisco una buona crema con urea ottenuta da una sterile sintesi chimica. Quest’ultima si presenta come un solido cristallino incolore.
Fu scoperta nelle urine alla fine del ‘700, infatti rappresenta il prodotto finale del metabolismo proteico. In pratica, gli amminoacidi non utilizzati per la sintesi proteica vengono trasformati nel fegato ad opera delle transaminasi, il gruppo amminico è convertito in urea, composto chimicamente non problematico utilizzato per trasportare l’azoto rimasto che altrimenti potrebbe alterare il pH cellulare. Attraverso il sangue, l’urea raggiunge i reni, ed è escreta attraverso le urine.
In qualche blog ho letto dell’esperienza di una donna che iniziò ad applicare l’urina della mattina in viso. Dopo due settimane, però, si trovò con la pelle così secca che stava per interrompere l’esperimento. Ne parlò con un amico esperto di chimica, il quale le disse di aver utilizzato una concentrazione eccessiva, e le consigliò così di diluire l’urina. La donna seguì il consiglio e diminuì le dosi, la cute secca si esfoliò e sotto comparve una pelle morbida e liscia.
La spiegazione risiede nel comportamento chimico dell’urea. E’ una molecola ad azione cheratoplastica, cioè che ammorbidisce la cheratina, la principale proteina cutanea. In particolare, in concentrazione compresa tra 1 e 10% è umettante, idratante, cheratoplastica, dal 10 al 20% è idratante, levigante. In concentrazioni superiori, dal 20 al 40% è esfoliante, si utilizza nel trattamento del piede diabetico, nelle onicomicosi e in concentrazione superiore al 40% è utile nelle ipercheratosi di gomiti, ginocchia e callosità.
E voi cosa utilizzate? Una buona crema o l’urina concentrata della mattina?
Fonte: Farmacista33.it
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