Ho iniziato a pensarci all’ennesima richiesta da parte di una paziente: “Queste indicazioni alimentari le devi scrivere, le devi divulgare”. Mi sono detta che avevano ragione, che ruotava un sacco di confusione attorno al termine dieta e che forse era arrivato per me il momento di coniugare la passione per la scrittura a quella che metto nella mia professione. Così nacque l’idea di “Non chiamatela dieta”, un manuale di buona educazione alimentare con un metodo semplice da seguire, testimonianze e ricette. Ho impegnato domeniche mattina, serate con il caffè lungo a portata di mano, ritagli in pausa pranzo; ho avuto la fortuna di avere accanto a me chi mi ha spronata per ricordarmi che la forza di volontà è un dono innato, ce l’hai o non ce l’hai. Avere tra le mani il mio libro mi dimostra di averne ed è un’emozione splendida.
Il mio editore mi ha rincorsa, spronata, corretta e, valutando, il risultato finale sono rimasta entusiasta e grata per aver colto davvero il senso di ciò che volevo trasmettere a chi avrà il piacere di leggermi: non esiste una dieta con data di scadenza, l’unica dieta che funziona veramente non è una formula magica miracolosa, ma è uno stile di vita sano che dura per sempre, che si impara strada facendo, che si adatta alle nostre abitudini familiari, che comprende regole, ma anche eccezioni.
Ormai da qualche decennio il termine Dieta viene associato a un mero conteggio calorico, a una rincorsa al prodotto con meno grassi possibili, alla ricerca esasperata del numero che scenda sulla bilancia in vista della prova costume. Dieta, invece, è il nostro nutritional mood, il nostro stile di vita, il nostro metterci a tavola, il nostro organizzare cosa proporre nella box lunch se pranziamo fuori o come iniziare bene la giornata con una colazione sana e nutriente. La rieducazione alimentare che propongo parte innanzitutto da una corretta suddivisione dei pasti giornalieri, passando per le indicazioni che ci aiutano a scegliere i cibi dagli scaffali del supermercato e ci insegnano a leggere adeguatamente un’etichetta per comporre con facilità il monopiatto della salute senza bisogno della bilancia. Attenzioni fondamentali vanno alle materie prime: senza conservanti e ingredienti inutili, il piatto deve essere composto da tutti i cibi più genuini e vari possibili, come propongo nelle gustose e sane ricette dell’ultimo capitolo, un vero e proprio aiuto pratico per comporre adeguatamente il monopiatto proposto.
Il messaggio è semplice e per tutti: per chi sta a dieta da tutta la vita, ma non raggiunge mai i risultati. Per chi si è stancato delle diete in cui si debba pesare tutto quanto, in cui si debba sostituire il pasto con un tristissimo beverone proteico, in cui si debbano contare le calorie con una App. Per coloro che vogliono apprendere per la propria salute e per quella di tutta la famiglia un metodo alimentare semplice e pratico che sia benessere e gioia in tavola. Per i professionisti sanitari che, prendendo spunto dalle nozioni scientifiche espresse qui in modo semplice, possano approfondire l’argomento nutrizionale, sfatando fake news e promuovendo ai propri pazienti un aiuto concreto dalla necessità che, fin dalla preistoria, scandisce le nostre giornate: la nutrizione. Aiutandoci anche con il capitolo della carissima amica psicoterapeuta dott.ssa Lara Bellardita, possiamo aiutare la nostra mente e i nostri sensi a cominciare con il piede giusto questo percorso: le testimonianze riportate nel libro ci dicono proprio che l’inizio è sempre un cambiamento globale, ma il benessere finale è un risultato a cui non si può più fare a meno.
Disponibile in tutte le librerie e store online!
Fonte: Farmacista33.it
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Dottoressa Elisabetta Vicentini
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